Scopri la Ceramica Raku

13 Febbraio 2018

“Dietro ogni crepa si nasconde la piega di una storia.”

La ceramica è forse la lavorazione che più di tutte ha accompagnato la storia dell’uomo fin dagli albori. Dietro un vaso, un piatto, una tazza si nasconde la forza dei 4 elementi che, combinati insieme, danno vita ai nostri oggetti più quotidiani. Oggetti che troppo spesso diamo purtroppo per scontato, e a cui invece andrebbe riconosciuta una loro bellezza speciale.

Questo è quel che fa il Raku, una tradizione ceramica che affonda le sue radici nel Giappone del XVI secolo, e che ha raccolto molta fortuna anche in Occidente. Questa tecnica ceramica, non a caso, è espressione di una filosofia tipicamente Giapponese, fondata sulla semplicità delle piccole cose. Una tradizione che unisce arte e maestria e che segue una lavorazione del tutto particolare. Per scoprirla a fondo, abbiamo chiesto a Vale Raku, nostra bravissima artigiana nonché amica e fedele collaboratrice di El Camino del Sol, di raccontarci un po’ il segreto di questa antica tecnica ceramica che lei stessa porta avanti per regalarci ogni giorno pezzi unici e particolari.

La Cottura Raku

La principale differenza fra la lavorazione ceramica tradizionale e il Raku sta nella cottura. Un normale prodotto ceramico viene infatti cotto in forno e lasciato lentamente raffreddare al suo interno. Con il Raku, invece, il pezzo viene cotto in un forno a gas a 940° per essere estratto ancora incandescente. Lo shock termico causa subito delle piccole crepe nel colore; a questo punto, l’oggetto viene sottoposto ad una seconda fase di cottura all’interno di un contenitore con materiale combustibile, come segatura, paglia, carta, foglie. A contatto con il calore della ceramica, questi materiali prendono fuoco, annerendo le crepe e mettendo in risalto le striature e i riflessi degli ossidi e degli smalti utilizzati per decorarlo. L’oggetto viene quindi immerso nell’acqua, per essere definitivamente pulito dai segni della combustione.

L’effetto decorativo ottenuto è un connubio tra mano dell’uomo e natura: non solo l’unione dei quattro elementi, ma anche l’incontro tra l’abilità del ceramista, che deve saper regolare tempistiche e bilanciare elementi, e il potere insito nella casualità della natura. Il profilo di una foglia, i ciuffetti irregolari dei fili di paglia, l’increspatura della carta: tanti sono gli elementi che, casualmente, contribuiscono a fare di ogni prodotto in Raku un pezzo unico.

Come la stessa Vale Raku ci ha rivelato, la magia del Raku è racchiusa nella gioia “di vedere, alla sera, dopo una lunga giornata passata davanti al forno, gli oggetti esprimersi in striature e colori sempre diversi”. E anche noi ci emozioniamo di fronte alla bellezza che Vale riesce a produrre, dando vita a oggetti sempre irripetibili, con una propria anima e identità. Prodotti unici che sembrano già raccontare una loro storia vissuta, dietro le loro delicate crepe.

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